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Caplone e Tremalzo (TN) 2014

Partenza Pieve di Ledro (PC). Percorso prevalentemente su strade bianche e carraie militari idoneo, ma scivoloso, anche con fondo bagnato. Impegnativo ma altamente spettacolare, con qualche passaggio tecnico scendendo da Bocca Campei. Se fatto con il bel tempo regala panorami eccezionali sul lago di Garda quando si scende dal Tremalzo.
Realizzato il 05OTT14 con arrivo al buio.

Partenza da Pieve di Ledro

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  1. Informazioni tecniche
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  3. Informazioni turistiche
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  5. Traccia GPS in formato .gpx
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Galleria Immagini

Dopo Malga Tombea
Stradina nella roccia
Si sale a Bocca Campei
Si scende a Bocca di Lorina
Passo di Tremalzo
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Discesa del Tremalzo
Discesa del Tremalzo
A Molina di Ledro




















Il giorno dopo... commenti

Pabli:
Da una camera d’albergo di Montreaux la vista del fumo di un incendio che si specchiava nell’omonimo lago ispirò i Deep Purple, così è nata “Smoke in the water”.
La nostra “Smoke in the water” è nata a Pieve di Ledro, in riva al lago, dove le nuvole si specchiavano mentre il sole zig zagava tra loro per illuminare le azzurre, verdi limpidissime acque. Questo rock “duretto” ricalca perfettamente questo giro, in mezzo al fumo delle nuvole e alle rocce.
Si parte su una tranquilla ciclabile, la valle è spenta, emana tranquillità, non c’è anima viva se non biker e camminatori. La favola dura una quindicina di km, fino al lago d’Ampola, uno specchio d’acqua in cui Angela padre ci farebbe una intera puntata di Superquark. Poi si inizia a fare sul serio, si risale la Val Lorina, una strettissima gola ricca di cascatelle che scendono da alte pareti verticali di roccia. E’ così fino alla Bocca dei Giù a quota 1470. Da qui il paesaggio cambia, la salita verso la Bocca di Caplone nel bosco esplode dei colori dell’autunno, verde, giallo, rosso, uno spettacolo. La salita lo è un po’ meno, chi non è allenato la soffre con diversi tratti a piedi, un po’ per la pendenza, comunque mai eccessiva, che per il fondo smosso.
A Bocca di Caplone si entra nelle nuvole, salgono dal basso, e solo in rari tratti ci permettono di vedere le valli sottostanti. Raggiungiamo malga Tombea, dove un asino vuole approfittare di un cambio d’abito di Sergio per prenderlo “da dietro”, e da qui la comoda sterrata si stringe e diventa un sentiero. Da una parte le nuvole vengono in aiuto a chi soffre di vertigini, il sentiero è scavato nella roccia per diversi tratti e sinuoso sale lentamente tra torri di roccia spettacolari. E lo stesso lo fa a scendere da Bocca Campei fino a raggiungere Bocca di Lorina. Un vero peccato queste nuvole, vaffan… a chi soffre di vertigini, buon per loro, ma qui con il sole le potenzialità di panorami spettacolari sono altissime.
Da Bocca di Lorina perdiamo quota e il freno posteriore di Pelmo, grazie ad una sassata che gli buca il tubo idraulico, e risaliamo verso il Rifugio Garda. Strudel caldo per tutti, festeggiamo l’ingresso di Daniele nei Tenaci e pianifichiamo la serata, Supermario vuole fermarsi a mangiare una pizza mentre Angelo, come da accordi prepartenza, vuole rientrare subito a fine giro; tra un battibecco e l’altro spunta una soluzione: “Trattiamo”, in denaro ovviamente.
Raggiungiamo la Bocca di Val Marza, in pratica la galleria del Tremalzo, e poi giù per il famoso tuffo verso passo Nota. Mi fermo per fotografare la serie infinita di tornanti di questa opera di ingegneria militare pregevolissima e sento rimbombare nella valle: “ANGELOOO, TRATTIAMOOO!!!!  …AMO…AMO…AMO. Supermario è incollato ad Angelo e per 7 km gli urla nelle orecchie. Questa discesa è sempre uno spettacolo anche in giornate come oggi disturbate da nuvole basse, ma la “pista” sul quale ormai a fine stagione si è formata la traiettoria pulita, se guidata come scritto sul terreno è una assoluta goduria, si viene letteralmente inghiottiti. Infatti a passo Nota hanno tutti i moscerini sui denti.
Manca un ultimo sforzo, il Passo di Bestana e poi l’ultimo base jump da Bocca dei Fortini fino al lago di Ledro dove arriviamo che ormai è quasi buio. Via subito sul lungolago sud, manca un ultimo pezzo di sentiero che per fortuna ha i sassi bianchi, seguiamo il bianco nel buio totale del bosco e finalmente siamo a Pieve.
Ho due rammarichi. Con una giornata migliore avremmo anche apprezzato, oltre al percorso, anche di un miglior panorama, ma principalmente di non aver goduto appieno della compagnia di Bob, Claudio e Sara, quel T.2 è stato malefico, non ci siamo più rivisti. Peccato! Peccato! Peccato!
A voi da 1 a 5 per percorso e paesaggio (potete usare anche i decimali, tanto fanno media, visto che mi è stato chiesto di ampliare lo specchio di votazione). Io voto 4,9 percorso e 4,5 paesaggio.

Angelo
Giornata stupenda, poteva essere più clemente il meteo ma va bene cosi.
Voto 5 percorso e 5 paesaggio.

Pelmo
Chiudete gli occhi, e per un attimo provate ad immaginare il giro di domenica con un cielo azzurro terso!! Sopratutto   per chi in queste zone non era mai stato. Avremmo goduto tutti di un panorama mozzafiato!!
Giro comunque esaltante. Percorso 4,5 - Panorama 4,5.

Ile
Laureato all'università del Tremalzo a pieni voti.
Potrebbe essere questo il titolo da dare al commento della giornaliera di domenica scorsa. Appunto il mitico e tanto decantato Tremalzo, classificato in tutte le riviste specialistiche e nei forum di mtb come uno dei percorsi più affascinanti e nel contempo impegnativi dell'arco alpino se non addirittura d'Europa.
Un traguardo da raggiungere con sacrificio, in quanto non dispone di impianti di risalita che non siano unicamente le tue sole forze e che comprende anche tratti in salita prettamente di tipo escursionistico alpino in cui occorre prima spingere e poi con eguale fatica calare la bici e tratti di single trek sul bordo di dirupi in cui e consigliabile non rischiare ed andare a piedi .
Tutto questo seguito da lunghissime e veloci discese in tratti di scassato lungo strade militari, con strapiombi e tornanti, tratti nel sottobosco e toboga con  frazioni cementate che si alternano con altri in ghiaia che richiedono mente lucida, attenzione ed una versatilità di guida degna di un agonista; discese  in grado di ripagare con  largo interesse degli sforzi fisici fatti in precedenza.
Ovviamente l'aspetto paesaggistico è stato penalizzato dalla nuvolosità che ci ha accompagnato per quasi tutto il percorso e che ci ha precluso le rinomate viste mozzafiato ma che saranno comunque  motivo per ripetere nuovamente questa esperienza.
Un elogio particolare in primis a tutti coloro che hanno partecipato e portato a termine in tutto o in parte il percorso ed in particolare a Marco il Faraone che, nonostante un pizzico di incoscienza, ha intrapreso e portato a termine il percorso integrale con un ammirevole sacrificio che lo ha portato a percorrere lunghi tratti del tragitto a piedi per evitare i crampi che lo assalivano ogni volta che tentava di proseguire in sella; spero per lui che le discese lo abbiano ripagato almeno in parte di tutto il conto sborsato in salita.
A seguire un elogio al Presidente che, come buon pastore, ha saputo organizzare la 'transumanza Autunnale' del suo gregge, sapendo far fronte a modifiche del percorso in corso d'opera da buon conoscitore della zona. Infine un elogio al gruppo Tenaci capace di rendere piacevole anche imprese faticose come questa.
Alla fine di questa Mitica giornaliera mi sono sentito realmente un Tenace a 360 gradi con tassi di adrenalina alle stelle che, per le due notti seguenti, mi hanno fatto faticare a prendere sonno.
Un ringraziamento particolare a Mariapia  insieme a Francesco ed Alessandra che mi hanno concesso di partecipare, e a cui ho sottratto la mia presenza per la seconda domenica nel giro di 15 giorni, ancora grazie a loro. Voti percorso 5, paesaggio penalizzato dalla nuvolosità 4.

Faraone
Questa giornaliera mi ha riacceso diverse "lampadine" che si erano spente da anni...
Alla partenza sembrava tutto perfetto, salita con una pendenza minima...riuscivo anche a chiacchierare, cosa per me difficile, quando devo portare su il mio extra bagaglio, poi....la dura realtà del Tremalzo mi ha colpito in faccia come un macigno spegnendo le connessioni con l'attuale realtà e riaccendendo quella delle mie "mitiche" guerre sahariane. Quando sei la in mezzo, solo, per uscirne vivo il fisico conta, ma è la testa che devi usare,  e cosi ho fatto anche in questa giornaliera. Portando all'inizio il gruppo sulla pista giusta e poi abbinando le pedalate con le camminate per alleviare i crampi che salivano.....al cervello......e li...con la discesa in arrivo....l'organo doveva funzionare...
Vedevo che al primo stop, ai 900 mt di dislivello il Presidente mi osservava con aria del "buon padre di famiglia" ...rincuorandomi.... "ora un sali scendi...tanto mancano ancora 4 o 500 metri."....ripartiamo e solo dopo mi accordo che "si era incantato il disco" i 500 metri sono diventati 1.400....
Lassû ho pensato di soggiornare in uno di quei rifugi militari costruiti nella roccia, ma......avanti....finirà sto c... di salita... È li che continuo a pensare ...L'OSTACOLO VA AGGREDITO E NON SUBITO!!!!... e questo pensiero mi ha portato sino al mitico tunnel dove mi hanno detto che finalmente la salita era finita....
Dato che vedevo intorno a me tanta nebbia che non capivo se era esterna oppure "interna"...... è partito il secondo pensiero.....L'IMPORTANTE È SEMPRE AVERE IL MEZZO SOTTO CONTROLLO.....
Sinceramente quando sono arrivato al parcheggio al buio ho avuto la stessa sensazione di commozione e orgoglio di quando finivo le tappe africane......
Grazie a Sergio, Enrico e a tutti quelli che vedendomi e presi da compassione, mi hanno assistito moralmente. Do voti massimi perchè penso sia stata la giornaliera più difficile che sono riuscito a finire, fortuna che non ho trovato il T2. Percorso 5 e Paesaggio 5. Grazie a tutti.

Sergio
Molto bello in particolare la prima parte. Spero di poterlo rifare, quindi appello al Presidente "il tempo scarseggia".
I voti: Percorso 4,678 - Panorama 3,598.

Sele
Bella giornata trascorsa con amici....grazie
Paesaggio 5 - Amici 5 - Percorso n.c.

Daniele Col
Grazie Grazie Grazie...... non smetterò mai di ringraziarvi tutti, "lo zoccolo duro" che mi ha accettato tra il gruppo e il Tenacissimo Sergio che grazie a lui 2 anni fa sono venuto a conoscenza dei Tenaci.
La mia esperienza di domenica non ha parole meglio di così non poteva andare, giro bellissimo percorso in mezzo ad una natura che non esistono parole per descriverla peccato per le nuvole ma vi dirò che anche loro ci stavano bene...il sole è uscito nel momento giusto, durante la pausa pranzo e poi "la procedura" sudatissima dopo un bel po’ di salita che io non amo particolarmente in cima al passo Tremalzo, non è da tutti, un emozione che mi ha portato a ricordare quando a 19 anni sono diventato paracadutista nell'esercito, dopo un percorso di preparazione tosto da Tenace, li come premio potevi acquistare il borsone e l'orologio da parà con grande orgoglio di avercela fatta, qui la divisa da Tenace anch’essa con grande orgoglio.....GRANDE!!!!!!!!!....
Comunque: percorso 5 - paesaggio 5 - compagnia non esistono numeri abbastanza grandi........

Bobo
Chiusura giornaliere 2014 con il botto, prima il Grostè e adesso il Tremalzo: scusate se è poco. Euforia e autostima al massimo, il pieno deve bastare per arrivare fino alla prossima primavera!
Anche questa volta una alta partecipazione nonostante la levataccia: Daniele "A TEAM" proclamato Tenace al Rifugio Garda del passo Tremalzo ha un certo fascino, tutti i partecipanti se ne ricorderanno. Presenti anche due giovani speranze, Camillo e Giorgio, molto silenziosi (timidezza?) ma di questo passo promossi sul campo.
Stoico il Faraone che tira fuori una prestazione da vero Tenace, per tutti gli altri i soliti ed ormai scontati complimenti per l’ottimo affiatamento, non importa con chi stai pedalando (o camminando), la condivisione, il supporto e l’incoraggiamento nei momenti difficili sono quelli che ti permettono di finire un giro così, non da meno i momenti delle risate e dei tormentoni che ci fanno scordare la fatica e di fare uscire il bambino che è in tutti i noi. Se non ci sei dentro non puoi capire fino in fondo: siamo dei “tossici” che non vedono l’ora di ritrovarsi e di condividere un’altra volta il piacere della fatica e del divertimento. La chimica dice che si chiama endorfina ma qualunque cosa ti fa stare bene!
Come al solito non esprimo voti perché le emozioni non si misurano.

Camillo (Meteora)
Tremalzo val bene una levataccia.... soprattutto in compagnia dei Tenaci che ringrazio.  Un tour bellissimo e tutto nuovo per me dall'alba al tramonto (e oltre)... una magia che si rivive anche i giorni seguenti mentre lavori o altro e che ti fa stare bene. Certo il meteo non era al top ma anche le nuvole hanno il loro fascino e la temperatura era giusta per la salita. Forza Tenaci e a presto per un'altra avventura!
Percorso 5 - Paesaggio 5

Megamario
Aspettavo con ansia la giornaliera del TREMALZO, quanti ricordi, la mia prima giornaliera 4 anni fa.
L'altra volta era stata per me più una camminata, e purtroppo nonostante il bel tempo avevo memorizzato solo  tutti  i sassi che mi passavano sotto gli occhi intanto che spingevo la bici a testa bassa, avevo paura di guardare avanti  e scoprire quanta salita dovessi ancora fare.
Stavolta il meteo non ci ha permesso di godere i panorami disponibili, ma è comunque emozionante infilarsi su e giù tra le nuvole e scaraventarsi poi in discesa una volta usciti dalla galleria. Stavolta mi sono goduto a fondo tutte le discese che avevo utilizzato per riposarmi. E comunque il TREMALZO è un percorso duro anche se sei più allenato,  il fondo smosso si frega un sacco di energia, ma vale la pena di farlo e ogni tanto tornare.
Grazie a Pabli & C. organizzazione e conduzione del giro. e un abbraccio fortissimo a tutti gli altri.
Passiamo ai Voti: Percorso: 5 - Paesaggio: PECCATO PER IL METEO. Compagnia: ESAGERATA.