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La Valcavallina (BG) 2015

Giornaliera - Partenza Entratico (BG). Percorso impegnativo con le prime due salite che presentano pendenze importanti ed una prima discesa piuttosto tecnica, poi si scatena il divertimento con sentieri sia a salire che a scendere molto guidati con un giusto tasso tecnico che richiede la massima concentrazione fino alla fine. Da fare con terreno asciutto.
Realizzato il 26LUG15.

Vista sul lago d'Iseo

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  1. Informazioni tecniche
  2. Altimetria + tabella di marcia
  3. Informazioni turistiche
  4. Traccia su Google Earth – Google Maps
  5. Traccia GPS in formato .gpx

Galleria Immagini

Prima salita
Al Coletto
Discesa dal Coletto
Bosco impegnativo
Verso Adrara
Verso Adrara
Nel Parco Avventura
Verso il campo golf
Dopo il campo golf























Il giorno dopo... (commenti)

Pabli
Chi non conosce il Bolero di Ravel.
Parte adagio, cadenzato con il flauto solista a dettare il tema, quasi silenzioso, e poco a poco sale, entrano altri fiati e qualche arpeggio in più, il volume si alza, si amplia la dinamica, diventa importante, il tema viene lasciato dai fiati agli archi, ti trasporta, si alza ancora e ti trascina, e poi altri archi, altre percussioni e sul finale tutti i musicisti tirano e diventa maestoso.
Bastano queste poche parole a descrivere la giornata di ieri, un crescendo continuo, dalla vista in quota sul lago d’Iseo a quelle spettacolari sulla pianura padana quando incontra i primi colli prealpini, per arrivare a quei magnifici sentieri a bassa quota preparati apposta per quelli che fanno il nostro mestiere.
Insomma una piacevole sorpresa.

Com’è andata.
Detta così sembra tutto rose e fiori, ma in realtà non è così, in questo giro sputi l’anima nella prima lunga salita verso S.Fermo e nella seconda verso Col Croce, pendenze impossibili (dal 20 al 30% come se piovesse) che i più allenati fanno in bici ma che la macchina che stende l’asfalto non riesce a fare, per questo sono tutte cementate. E meno male che c’era il cemento altrimenti qualche piede a terra ci sarebbe sicuramente stato. Poi grazie al Sele con Juke-box portatile che spara ACDC a tutto volume lo sforzo del Faraone viene mitigato anche se odia quel genere.
Scesi da Coletto a mt 1240 la visione del lago d’Iseo ci allevia la faticata, ma come metti le ruote fuori dall’asfalto ed inizia la discesa comincia un altro tipo di guaio, il sentiero si fa stretto, sassoso con qualche gradino che non permette disattenzioni fino ad Adrara S.Rocco. E d'altronde chi mastica un po’ di moto fuoristrada sa che la regolarità negli anni 70 è nata da queste parti con i vari Gritti & C. e se impari ad andare qui non hai più paura di nessuno.
Dopo il ristoro al bar, complice una simpatica barista, si riparte per Col Croce e la musica non cambia, tenere pulito il radiatore perché si sale con la ventola accesa. Da qui alla fine mancano 28 km all’arrivo, siamo al di sotto dei 700 mt di quota e sarà una goduria sino alla fine, sia nei sentieri a salire che soprattutto a scendere, anche se siamo sotto le maledizioni del Faraone che è da mo’ che vuole tagliare ma che lo convinciamo sempre del contrario.
Fa caldo, ogni scusa è buona per prendere da bere ma non c’è nulla, se non in un Parco Avventura sperso in mezzo ai boschi dove fanno anche musica dal vivo, quale migliore occasione per una bibita, e giù un altro bottone con la tipa del chiosco. In pratica dove ci fermiamo ci agganciano, “da dove venite, dove andate, ma soprattutto chi siete” e via di questo passo a spiegare il da farsi.
A S.Giovanni Formiche c’è mancato un attimo che ci infiliamo al ricevimento di un matrimonio su un colle con una vista panoramica stupenda sulla “padana”, ma non avendo troppo tempo per il tuffo nella piscina preferiamo tuffarci sul sentiero, un misto tra il nostro toboga di Carpaneto ma messo in discesa ed il nostro Montagnano, quindi alternando dei tratti lenti con altri veloci sempre con la massima concentrazione pena la ribaltata.
Arriviamo alla fine stanchi di gambe si, ma anche di testa, però un cinque ce lo siamo tirati e meritati perché abbiamo portato a casa la pelle senza danni.
A voi da 1 a 5 per Percorso e Paesaggio. Io voto Percorso 4,6 – Paesaggio 4,6.

Pelmo
Si può proprio dire che la Cavallina l'abbiamo cavalcata, ma soprattutto DOMATA! Ci siamo riusciti.
Giro perfetto da tutti i punti di vista e soprattutto senza inconvenienti di nessun genere, ripensando poi  a quella tipologia di sentieri non mi sembra vero. Siamo riusciti a passare un'altra domenica in giornaliera tribolando come dei matti, ma alla fine strafelici. Paesaggio 4,5 - Percorso 4,5.
Dimenticavo, l'unica nota negativa e fastidiosa, quella dei tafani maledetti e affamati che specialmente sulla prima e lunga salita si sono scatenati contro di noi. Bastardissimi.

Faraone
Dunque, anche questa volta i santi li ho visti tutti…..
Fortuna che mi sono ricordato di essere un Tenace, anche con le azioni di disturbo del Sele con gli AC DC a manetta, con lui che pedalava e ballava a ritmo come se fossimo in piano…..sono riuscito a mettere nella mia «cartucciera» anche questo obiettivo.
Certo che dopo queste prove per fermarti devono fare solo una cosa……..ABBATTERTI!!!!
Quanto il presidente mi ha visto con occhi dispersi, a spingere la bici anche sul piano, in un mortale silenzio, come buon padre di famiglia, ha iniziato a preoccuparsi del proprio fedele soldatino che, anche se non ha finito, si è «beccato» 21 Km di asfalto aggiuntivo causa poca lucidità mentale, un ribaltamento e il trip spento. Infatti ieri ho capito che per galleggiare, devi….mangiare meno….se no….vincono loro….
Per quello che ho potuto capire con la mente annebbiata: Percorso 4 - Paesaggio 4,5

Sele
Bella li......un altra giornagliera di mio gradimento.
Si comincia con il dire che:
spezzo una lancia a favore del Faraone tra una pedalata e l'altra, con tratti fatti a piedi, i riposini che hai fatto, le madonne che volavano, la morte che ti si leggeva in faccia e gli AC DC che ti ho fatto ascoltare, anche se hai fatto un piccolo taglio io la giornagliera te la dò buona, per me l'hai fatta tutta.
Un complimento anche alla ciurma presente, vi ho visto molto agguerriti, nei tratti boscosi, tundrosi, sia in salita che in discesa, e come dice un mio amico "l'ostacolo va aggredito" ed è quello che abbiamo fatto perchè a mio parere di sassi e radici ce n’erano parecchio.
E infine un bacetto al culetto del Super poveretto ha preso un inbrusiata (non solo il suo ma anche il mio) pertanto voglio un bacetto pure io, dire che una piastra di ghisa rovente confronto al nostro posteriore non c’era paragone.......
Concludendo il Pabli ha sfornato un altro bel giro, salite con pendenze diciamo nervose, un po’ di tratti d'asfalto ma ci stanno nel contesto, sottobosco eccellente (mi ripeto al commento di Pabli ) un misto ma più lungo, ma più lungo, tra Torrazza e Montagnano e aggiungo con pezzi simili al Cappuccetto abbastanza tecnici alcuni tratti molto tecnici, il tutto condito con paesaggi, battute, sorrisi e tanta voglia di divertimento che dire di più. ...........Ben vengano queste giornate.... notte a tutti.

Arnaldo
Stavo pensando che forse il nome Valcavallina si rifà alle caratteristiche di una puledra appunto, che all'improvviso può cambiare umore e imbizzarrirsi esattamente come cambiava la tipologia dei sentieri che devi continuamente fissare senza mai distrarti...belle discese!, davvero per tutti i gusti ... anche se di questa giornaliera credo soprattutto non dimenticherò quella iniziale bastardissima salita a prova di tenuta mentale!
Compagnia come sempre grandiosa con un DJ  Sele strepitoso : 5.
Percorso 4,5 - Paesaggio 4. Arrivedoorci!!

Supermario
Questa giornaliera veramente tosta rimarrà impressa nella mia mente a lungo.
Complici il mio stato di forma ancora un po’ precario e un paio di calzoncini estivi con un fondello inesistente (magari infilati al contrario) coalizzati con questa “cavallina“ abbastanza nervosa mi hanno fatto un C..O così nel vero senso della parola.
Non è stata solo sofferenza, grazie alla solita compagnia SUPERlativa, al percorso che non permette di deconcentrarti e alle foto dei paesaggi mozzafiato che ti si imprimono nella mente, ho vissuto momenti di pura estasi.
Voglio ringraziare tutti i partecipanti per la fantastica giornata, chi a casa mi firma la licenza e in particolar modo il Sele che è riuscito a riportarmi all’ovile sano e salvo guidando da Bergamo a Fiore con i finestrini abbassati completamente e sopportando il sottoscritto che ogni tanto gli infilava un dito nell’occhio per vedere se era sveglio.
Percorso 4,95 - Paesaggio 4,95.