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Le 5 Valli Piacentine (PC) 2015

Giornaliera - Partenza Fiorenzuola d’Arda (PC). Percorso molto vario con diversi fondi ma con terra prevalente che unisce cinque valli della prima collina rispettivamente Val Ongina, Val d’Arda, Val Chiavenna, Val Chero, Val Vezzeno. Discese molto divertenti ma da fare con terreno asciutto.
Realizzato il 31MAG15.

Vigoleno

Scarica i file con tutte le informazioni:

  1. Informazioni tecniche
  2. Altimetria + tabella di marcia
  3. Informazioni turistiche
  4. Traccia su Google Earth – Google Maps
  5. Traccia GPS in formato .gpx

Galleria Immagini

In vista di Vigoleno
Sul crinale di Fellegara
Sul crinale delle Lame
Arrivo ai Franchini (Botteghino)
Discesa sui Baroni
Vista su Vernasca
Oratorio di Mignano
Oratorio di Mignano
Vista sui calanchi di Lugagnano























Il giorno dopo... (commenti)

Pabli:
C’è ancora tanta adrenalina che gira, sono le 23,47, c’è silenzio in casa, ho solo voglia di ascoltare musica, mi gusto questa lunga e intensa giornata, un po’ come si fa con il fondente all’82% o con una chianina con il Brunello o con un’avana. Mi sembra di essere stato in giro una settimana da tante ne sono successe.
Ciononostante abbiamo portato il galeone al porto in questa lunga traversata di un mare in tempesta. Ma l’obiettivo di tutti era proprio quello, ed ognuno con il proprio remo ha faticato all’unisono per arrivare alla meta e così è stato. Ma come in ogni lunga traversata si paga un tributo di vittime, scavalcare cinque vallate non è una passeggiata, e di seguito capirete il perché, ma il gusto è intenso, come rendere una giornata, in territori conosciuti, un evento.
Com’è andata
Innanzitutto le sorprese, sul piazzale della piscina ecco il Tira assente da ben quattro anni, l’ultima volta che lo abbiamo visto eravamo in Mongolia, e Maui per lui l’assenza è “solo” di quasi un anno.
Subito il cielo lattiginoso ci fa capire che sarà una giornata ad alto tasso di umidità. In gruppo compatto procediamo spediti fino alla discesa dei Granelli dove Ercolina Sempreinpiedi Giusi strappa la catena ed accartoccia il deragliatore. Niente paura, Tira rimaglia la catena, smontiamo il deragliatore così può ripartire con il monocorona, come quelli che ne hanno. Ed effettivamente ne ha, non di gambe ma sicuramente di testa visto che arriverà a compiere fino a tre quarti del giro, una prestazione eroica.
Ma andiamo avanti, raggiungiamo Vigoleno dove il Tira detona ma vuole raggiungere a tutti i costi il bosco di Saulle, visto che con lui è stata aperta la nuova variante che ci ha permesso di recuperare ad un aspetto più che dignitoso evitando tutti gli acquitrini della parte alta e parte bassa, anzi ne è venuto fuori un breve tratto tecnico e divertente che lo impreziosisce, non fosse altro che almeno adesso è asciutto.
Al Botteghino comincia a muoversi il pallottoliere, in un paio rientrano verso casa mentre il gruppo prosegue verso i Podaroli, sempre ripidi, con l’aria umida ancora di più, e il Cergallina, che in quanto a pendenza non scherza nemmeno lui ma almeno il fondo è buono. Il Cergallina prendilo da dove vuoi ma ci vogliono sempre le molle però la vista delle gialle ginestre care a Gigi e di Vernasca con i retrostanti calanchi di Lugagnano  valgono sempre lo sforzo.
Superata questa asperità arriviamo ai Gallosi dove ci aspettano i genitori del Maraz per l’apoteosi del ristoro.
Salumi e pane come se piovesse, grana, patatine, cipolline, funghetti, olive, bibite a nastro e per chiudere ben quattro torte.
“Ma, io mangio, io non mangio, poi non vado più…no basta signora non ne porti più” beh alla fine sul tavolo c’era solo il bianco della tovaglia, abbiamo spazzolato tutto. Grandi tutti i Marazzi!
Finito il baccanale riprendiamo la discesa di Mocomero, erbosa e veloce fino alle prime case dove all’ingresso sull’asfalto Camillo “catena” produce una inchiodata come quando si grippava il Gitan 48 fatto andare a etere. Nei sobbalzi dell’ultimo canaletto di ghiaia il cambio si infila nei raggi e una lunga strisciata nera di una ventina di metri con spiattellamento della gomma sancisce il suo ritiro. Ma non è stato un ritiro normale, grazie al Maraz particolarmente in forma ne è uscita una puntata di Zelig.
Altri quattro lo accompagnano verso casa e noi ci dirigiamo verso l’oratorio di Mignano ed il Cappuccetto Rosso. Saliamo in tranquillità, il sentiero si fa un po’ più esposto e qualche bici dietro di me sento rumori come se fosse crollata una pianta. Non era una pianta, era Mauri Papa che perde l’equilibrio, mette un piede a terra… ma la terra non c’è! Si cappotta nella scarpata come un panarotto con gambe e bici per aria e dopo un paio di loop si schianta di schiena contro una pianta. Un volo della Madonna per una velocità ridicola, saranno stati a dargliela tutta i 3 km/h, al limite dello stallo. E’ sbiancato, è immobile, ci vorranno 15 minuti prima che venga sulla sua, forse è più lo spavento che il danno visto che lo zaino ha fatto da protezione, però non se la sente di proseguire sul Cappuccetto. Lo dotiamo di radio e l’appuntamento è a Lugagnano, lui farà l’asfalto da Mignano.
All’attacco dei Vincini ci abbandonano altri due ed ancora un paio ai Ronchi, restiamo in undici per il secondo ristoro alla Trattoria delle Fate raggiunte in un lampo grazie alle buone condizioni del Poggione di Montezago. Alle Fate ci attende Barbara con Geppo, apre il baule delle meraviglie ed appaiono la sua favolosa sbrisolona ed una zuppiera di macedonia che non ha fatto in tempo a toccare terra che si era già volatilizzata.
Rimaniamo in sette, resta l’ultima lunga salita di Olmeto, Bersani, Gropparello e Gelati, finalmente senza altri guasti e forature guadagnamo il bosco di Gropparello stavolta un po’ chiuso dalla vegetazione e  gran finale sul Toboga di Carpaneto  che, al contrario della discesa precedente, è tanto pulita che ci puoi mangiare dentro. Lo dimostra Sergio con il suo urlo di gioia una volta uscito.
Ormai è solo trasferimento verso casa, con il pensiero che va a tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno partecipato a questa giornata anche standosene a casa, vedi i Marazzi ed il loro ristoro, a Barbara e la sua macedonia ed infine a Ile, grazie a lui e alla sua ricognizione abbiamo evitato la prevista Giornaliera di Pozzolo, che sicuramente non sarebbe uscita così bene.
Il plauso finale lo lascio alle ragazze Giusi e Lanto per aver compiuto più di due terzi del giro in scioltezza, a Maraz e Davide che si sono veramente sudato il secondo ristoro, a Butto che mancava da una Giornaliera completa da più di 20 anni ed ha dovuto stringere i denti verso la fine ed a quel maledetto settantenne di Sergio che più le fai difficili e più fornisce prestazioni esaltanti, c’è tanto da imparare.
A voi da 1 a 5 per Percorso e Paesaggio. Io voto 4,8 Percorso – 4 Paesaggio.

Mauri
Ero partito con le migliori intenzioni di arrivare alla fine del giro per divertirmi sul toboga e invece..... sul Cappuccetto Rosso mi e' mancata la terra sotto i piedi e ho misurato la scarpata e la tenuta delle piante. Dolorante e con  una  chiappa gonfia (sembra quella di Max) sono rientrato, pero' non mi sono perso la gustosa ospitalita' di Marazzi and Family.
Devo ringraziare i buon samaritani MARAZ MARIO e ARNALDO che mi hanno soccorso, c'era qualcun altro ma non ricordo perchè non ero del tutto presente. Ringrazio anche BOBO che mi ha tirato (e in alcuni tratti anche spinto) fino a casa.
GRANDI TUTTI, alla prossima.

Bobo
Tutto è bene quel che finisce bene!
Da una giornaliera che percorre valli battute in lungo e in largo durante tutto l'anno viene fuori una giornata da ricordare: complimenti al Presidente che ha imbastito in poche ore un nuovo percorso, e un GRAZIE enorme alla Marazzi's band che ci ha sorpreso e deliziato per ospitalità e abbondanza delle libagioni.
Complimenti a tutti i buon samaritani all'opera durante guasti ed incidenti vari, grazie a Butto per l'assistenza ad una delle mie innumerevoli grigliate di "crampi" che ho avuto nella mezza giornata e un bravo a tutti gli altri per aver partecipato e reso ottima la compagnia.
Sono soddisfatto per aver completato il percorso come l'avevo programmato, solo non credevo che avrei tribolato cosi tanto: mi è spiaciuto non accompagnare fin da subito Maurizio, ma avendolo dotato di radio e programmando di trovarlo più avanti non ho saputo rinunciare al Cappuccetto Rosso che appunto era il mio obiettivo, ad ogni discesa ho preso sempre più confidenza perdendo ogni timore per il mio braccio: purtroppo non posso dire altrettanto per il mio stato di forma ben lontano dall'essere accettabile. Mi aspettano settimane intense per recuperare un po’ e passare più tempo con tutti voi.

Sergio
Gran bella giornata. Ottimo percorso. Ottima compagnia. Mi sono proprio divertito. Bravo Presidente.

Butto
Bella giornaliera.......un po' sofferta nella parte finale sulle rampe più ostiche che hanno provocato un  po' di crampi , ma comunque gestiti con l'aiuto di Sergio e di Pabli che durante tutto il tempo mi hanno spronato ed incoraggiato, con l'aiuto di Mega che mi è stato vicino in qualche momento di difficoltà.
Nel finale però......l'ORGASMO provocato dal Toboga, ha liberato i freni dando vita quasi ad una gara che ci ha proiettati in piscina con mezz'ora d'anticipo sulla tabella di marcia. Bellissimo .....e come sempre un Sergio immenso. Massimo dei voti per il paesaggio, tolgo invece un punto al percorso che ha costretto tutti ad arrivare in condizioni di flagellazione totale per la presenza di rovi.

Giusi
Da giorni non ho la connessione. Parto con l’intenzione di fare quel che si può.  Non so il programma, non so il percorso, qualcuno mi dice che è cambiato, qualcuno che passiamo a casa del Maraz. Va beh, passiamo dal Maraz. Mando un SMS a Lanto la sera prima: “Ci sei? Quanta ne fai? Ci sono ristori?”
Mi risponde: <Ci sono, voglio farne ¾, porta da mangiare>.   
Ok. Mattina: fuori dal cancello passa il Tira che nei giorni precedenti si è preso cura di Priscilla cambiandole alcuni pezzi usurati. Priscilla è in forma perfetta, io un po’ meno. Accuso subito le prime salite e appunto perché ne ho fatta una in più non voglio perdermi la discesa.
Ma cosa succede?  Appena finita la discesa, nel cambiare per fare un piccolo strappo, il deragliatore spezza la catena e qui, oltre all’inaspettato guaio, mi preoccupa di dover far muovere ancora le classifiche del “Samaritano”. In più mi riempio di camola perché ho fatto solo 17 km e sono solo le 09,30 con una giornata a disposizione. Velocemente mi riparano alla bene e meglio la catena ma il cambio è fisso per tutto il giro. Tanto a cosa serve cambiare se le salite le faccio a piedi!!!   Il Tira mi comunica che il suo obiettivo è il Bosco di Saulle, il rinfresco dal Maraz e Madonna del Piano. OK. Mi va bene. Se non saranno le 2 saranno le 3 e si torna a casa. 
Purtroppo il Tira è preso da un abbassamento di pressione e deve rientrare così seguo chi mi porta in giro e dopo lo sfarzosissimo ristoro dalla famiglia Marazzi, che ringrazio, presa da estasi di prestazione, alla Madonna del Piano mi lascio condurre fino a S.Genesio.  E qui ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare: Lanto e Pabli che pedalavano affiancati e salivano parlottando scambiandosi finalmente qualche emozione da soli. 
Dopo S.Genesio io e Lanto abbiamo pensato: “perche' fare un taglio quando possiamo farci anche un bel po' di strada in piu'?” Ritroviamo gli altri quasi al bivio delle Fate, e tutto il resto è storia.  
Grazie Barbara, sarei venuta a casa volentieri in macchina con te, poi ho preferito la compagnia dei miei amici, e con loro, ridendo e scherzando sono arrivata a casa.
CHE BELLA GIORNATA!!!

Nari
Mi ero già mentalizzato su un percorso di alta montagna quando poi sabato mi è stato detto che il percorso era completamente cambiato….uno sforzo suppletivo per resettare il tutto e partire……..
Va dato atto al Pres che fino ai Gallosi, nonostante la pioggia dell’ultima settimana, ha costruito un percorso completamente asciutto e farcito con tutto quello che la mtb puo’ offrire; a dire il vero è mancato il fango ma credo che nessuno o pochi ne abbiano sentito la mancanza.
Per me il giro si è chiuso con circa, 1000/1100mt di dislivello portati a casa senza grossi patemi e crampi a differenza dell’altra giornaliera di Gropparello. Il tutto fa ben sperare per il futuro.
Come sempre la compagnia è ottima anche se non goduta in pieno perche’ per non perdere e non far perdere tempo al gruppo sono sempre costretto in avanscoperta.
Lunedì ho visto Maurizio reduce dal suo volo d’angelo, era un po’ zoppicante ma considerato che l’ho incontrato  al Suavis (è un bar per chi non è di Fiorenzuola) è in via di pronto recupero.
Una menzione particolare alla Famiglia Marazzi, un GRAZIE è fin troppo riduttivo per descrivere  l’ospitalità e l’abbondanza di cio’ che ci è stato messo a disposizione; ovviamente non ci inviteranno più ma d’altronde avete delle bocche insaziabili!!!!! 

Camillo
Anche se non è  bello ridere sulle " disgrazie "  altrui son contento anch'io poter scherzare su cambio/catena accartocciati quando non ci sono state  conseguenze fisiche ... poi il danno economico chi se ne frega!
Mi dispiace solo che il fattaccio mi ha precluso il giro di martedì. Quindi sono contento che l'evento sia stato motivo di divertimento. ...Grande Maraz e anche  per il fantastico ristoro offerto con ottimo salume e torte ...non mancherà l'occasione per ricambiare.
Devo ringraziare ancora una volta SuperMario per l'assistenza  tecnica e la "badanza " fino a casa insieme agli altri. ....e auguro una pronta guarigione al Mauri per la rovinosa caduta subita.
Sarebbe comunque stata una mezza giornaliera per me con il rientro previsto dopo il Cappuccetto Rosso....ma è bello sapere che altre entusiasmanti sfide ci attendono, sfide non solo ciclistiche fatte di muscoli ma anche umane fatte di amicizia ....quindi Arrivederci alla  prossima  e come sempre
FORZA TENACI

Ile
Nari sei emblematico di come la colpa sia una bella donna ma non la vuole nessuno.
"Una menzione particolare alla Famiglia Marazzi, un GRAZIE è fin troppo riduttivo per descrivere  l’ospitalità e l’abbondanza di cio’ che ci è stato messo a disposizione; ovviamente non ci inviteranno + ma d’altronde avete delle bocche insaziabili !!!!!"Per questo "ti stimo Fratello".

Arnaldo
Gran bella Domenica, molto sofferta (in salita), molto divertente (in discesa) e molto gustosa (a casa Marazzi + stop pomeridiano alle Fate presso la Geppo car). Mi dispiace per tutti coloro che a causa di guasti tecnici o fisici non hanno potuto fino in fondo soffrirla e gustarla  ma avrebbero voluto.
Paesaggio 4 (perché come dice  credo Nari il 5 solo alle Dolomiti) - Percorso 5 - Compagnia ...beh  10!
E grazie a tutti coloro che in un modo nell'altro si sono sbattuti per renderla possibile.

Cesco
voto 3,82 Paesaggio - voto 4 al percorso.Voto 10,9 al rinfresco offerto dalla famiglia Marazzi e altrettanto alla macedonia e biscotti della Barbara (mamma di Geppo.
E’ difficile migliorarsi  nel cercare nuovi percorsi, noi grazie a PABLI ci riusciamo anche stando sulle nostre colline al resto ci pensa la compagnia che riesce a far dimenticare i vari problemi che si sono succeduti durante la giornata. GRAN BEL GIRO

Pelmo
Voto 3,9 per Paesaggio e Percorso. Per tutto il resto massimo dei voti.!!!!

Megamario
Comincio ringraziando: Marazzi Family x la gustosissima pausa pranzo, Ciudy Family per la merenda e il presidente per che non sbaglia mai un percorso.
Giornata come sempre fantastica coi TENACI, sembrava una puntata di Master Chef : grigliata di cambi che alla fine si è trasformata in grigliata di crampi, spezzatino di raggi, macedonia di forature, e qualcuno s'è fatto anche  4 salti in.....
C'era veramente molto caldo, ma le discese valevano il sacrificio, peccato solo per la discesa dei Gelati un po' chiusa dalla vegetazione, Toboga modello pista di bob in condizioni da "URLO".
COMPLIMENTI A TUTTI I PARTECIPANTI...
Percorso 5 – Paesaggio 4