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Valtrompia miniera di Pezzase (BS) 2016

Giornaliera - Partenza Tavernole sul Mella (BS). Insolita e molto interessante la visita alla miniera Marzoli di Pezzase percorsa in bici previa autorizzazione. Il percorso sale in quota con alcuni punti abbastanza ripidi. Una volta raggiunti e superati i Prati Magri è un continuo saliscendi fino alle spettacolari ultime discese, tecniche al punto giusto e comunque divertentissime. Ovvio, qui la bici un po’ bisogna saperle tenere in mano ma alla fine è molto appagante.
Realizzato il 24LUG16.

Partenza da Tavernole sul Mella (BS)

Scarica i file con tutte le informazioni:

  1. Informazioni tecniche
  2. Informazioni turistiche
  3. Traccia su Google Earth – Google Maps
  4. Traccia GPS in formato .gpx

Galleria Immagini

Carletto nostra guida di PA Cyclism
Miniera Marzoli di Pezzase
Figlio e padre in miniera
Miniera Marzoli di Pezzase
Miniera Marzoli di Pezzase
dopo i Prati Magri
dopo i Prati Magri
in quota versa S.Zeno
Roby nostra guida di PA Cyclism
Verso colle S.Zeno
Verso malga Pessei
Inizia l'ultima discesa































Il giorno dopo... (commenti)


Pabli:
Innanzitutto le scuse, a Carletto e Roby di PA-Cyclism e a tutte le loro ragazze e ragazzi da parte di tutti i Tenaci per aver procurato quella “piccola” perdita di tempo, per cui la merenda è diventata quasi una cena, ma tant’è, l’incontro di quelle due mine vaganti ha prodotto questa Odissea.
E poi un Grazie grande come una casa sempre a loro per averci accompagnato e coccolato in una giornata insolita, una prima che potrebbe avere risvolti in futuro. Mi riferisco alla visita della Miniera Marzoli di Pezzase in bici, interessante e molto suggestiva per poi finire in agriturismo e poi in baita.
In pratica un trattamento meglio di una spa.

L’Odissea.
C’erano tutti, Ulisse, Telemaco, Mentore, Nestore, tutti i Proci, Penelope, un po’ di sirene e poi c’era anche la maga Circe che ha convinto la ninfa Calipso a partire per una destinazione molto lontana, tra le infide e scoscese valli della Valtrompia. Mai errore fu più grande, Calipso vivendo nella sua piccola isola di Lugaogigia soffriva i grandi spazi del continente e ne pagò pegno. Fu come tessere la tela di Penelope, un passo in avanti e due indietro. Una fatica epica. Calipso ebbe carattere, giunse a Tavernitaca sul Mella, … …ma non andava, un c…zo! Solo lo spirito Tenace fece si che un poema epico non si trasformasse in tragedia greca, visto che ad un certo punto una badilata le era anche stata offerta.

Eppure il Viaggio iniziò benissimo, dopo qualche km l’ingresso nella miniera in bici, frontale in testa e via in mezzo ai binari dei vagoncini per l’estrazione della siderite e della fluorite. E’ la prima volta che viene effettuata in bici ed è stata autorizzata grazie all’iniziativa di Carletto.
Rigagnoli d’acqua scorrono di fianco, il soffitto basso impone una guida schiacciata e non proprio agevole per mantenere l’equilibrio in 50 cm sconnessi. Comunque è molto suggestiva ed istruttiva grazie alla guida che ci spiega la storia ed il suo funzionamento.
Usciti si comincia a salire, poi si sale ancora e poi si continua a salire… inizia l’Odissea, la ninfa Calipso, sbuffa, sorride, incassa tutte le ingiurie possibili ed inenarrabili ed arriva a S.Zeno dopo che ormai è passato anche l’ultimo gelataio.
Ed è ora che comincia il mare in tempesta, si scende tra altissime onde, radici, sassi, curve, dossi, sponde, un divertimento totale per chi non soffre il mar di mare, così fino all’agriturismo di Pessei.
Merenda con buonissimi prodotti locali, battezziamo e diamo il benvenuto nei Tenaci tra due ali di bici impennate a Gigi Piana e poi giù ancora, più divertente di prima, vorremmo fare un altro giro ma non c’è tempo, e di nuovo una sosta alla baita di Carletto, un balcone su Tavernole sul Mella per una crema di caffè da volare via.
Resta l’ultimo tuffo, e poi la doccia al centro sportivo. Grazie ancora, mi sono sentito coccolato.

Percorso 4,80 – Paesaggio 4,50

Danicol
Tutttttto 5 Paesaggio e percorso.
10 al mio volo
10 alla Dea Calipso
10 alla compagnia
10 ai bresciani
E 10 al presidente per il racconto della Dea Calipso AHAHAHAH mi sto pisciando sotto dal ridere.......